La dolce morte della letteratura

17 commenti su “La dolce morte della letteratura”

  1. L'Orso Ciccione » Blog Archive » La dolce morte della letteratura ha detto:

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  2. Giusy ha detto:

    Su amare e sognare posso anche capire, ma “legga” o “leggi” non mi sembrano così inusitato.
    Clap clap clap, la Gatta è più B. che mai. :rotf:

  3. Giusy ha detto:

    Su amare e sognare posso anche capire, ma “legga” o “leggi” non mi sembrano così inusitati.
    Clap clap clap, la Gatta è più B. che mai. :rotf:

  4. Giusy ha detto:

    Esagerata … ti ho fatto i complimenti due volte …. ma nel primo commento c’è un refuso :roll:

  5. nonethousand ha detto:

    citamo quella mammoletta di Pennac? :twisted:

  6. Crysalis ha detto:

    Sì, ma almeno scrivi roba originale, non scopiazzare Pennac :P
    Scherzi a parte, sempre stupende le tue vignette (ma solo grazie alla gatta bastarda, ovvio).

  7. Pjt ha detto:

    Fossi in te proporrei un’eutanasia reciproca… :p

  8. MattoMatteo ha detto:

    Leggere = leggi
    Amare = ama
    Sognare = sogna
    Orso ha toppato… ma adoro la sua espressione nell’untima vignetta! :neko:

  9. Sole ha detto:

    io adoro pennac. e anche l’orso ciccione. smack

  10. L'Orso Ciccione ha detto:

    @Crysalis: tutte le strip dell’Orso scrittore iniziano con l’incipit di un libro: considero un bel giochino anche indovinarlo.

    Mi sembra comunque che tutti abbiate frainteso il senso della frase. Il libro da cui è presa è una sorta di saggio sulla lettura e l’affermazione che questi verbi non supportino l’imperativo non è ovviamente nel senso grammaticale del termine, ma nel senso che “leggere”, come “amare” e “sognare”, non sono cose che si possono imporre.
    L’imperativo “Leggi!” esisterà anche in grammatica, ma l’autore (Pennac) non ritiene che porti a risultati positivi. Al contrario bisogna stimolare la persona perché arrivi a voler leggere di sua sponte.
    Condivisibile o meno, suggerisco a tutti la lettura di “Come un romanzo” di Daniel Pennac.

  11. Dario ha detto:

    Non è che l’accademia della crusca ora chiede il contraddittorio a questa strip come comitato pro-vita? :rotf:

  12. DaZa ha detto:

    Ah! Ah! Eutanasia creativa, anch’io sarei a favore per alcuni casi che escono da certi reality :rotf:

    Ho letto anch’io “Come un romanzo” di Pennac e condivido il parere positivo :)

  13. Lui & Lei Staff ha detto:

    Si Orso!
    Dimostra a quella gatta quale fuoco scorre nelle nostre vene di scrittori, e falla svenire alla lettura di un tuo fantastico capolavoro!
    Forza Orso! :D
    Manuel.

  14. Upi ha detto:

    Per il verbo “leggere” fino alla maggiore età sono invece assoluatemente d’accordo con l’uso dell’imperativo! Fino ai 18 anni, le lettere sulle pagine secondo me devono somigliare ai mattoni del popoplo ebreo durante la schiavitù egizia. :) Per gli altri due…ci vorrebbe una voce capace di realizzare ciò che esorta, altrimenti vien fuori il papocchio contrario! :)

  15. L'Orso Ciccione ha detto:

    @Upi: attenzione, non usare l’imperativo non vuol dire “se non vuoi leggere fa niente” ma che per spingere le persone, soprattutto e proprio i giovani, bisogna stimolare il loro interesse perché siano loro stessi a farlo. La scuola dell’obbligo è famosa per usare l’imperativo “Leggi!” e farti perdere ogni voglia di farlo. Difficile sintetizzare tutto il libro in poche frasi: risuggerisco la lettura del libro, che ha fatto ricominciare anche me a leggere con più assiduità oltre a stimolare la mia curiosità nei confronti di molti libri di cui parla.

  16. Suglir ha detto:

    Grazie Orso, anche io amo anche quel libro e questa è la mia citazione che amo maggiormente:

    L’uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale.
    Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.
    La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire. Non gli offre alcuna spiegazione definitiva sul suo destino ma intreccia una fitta rete di connivenze tra la vita e lui…
    Cosicché le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere.

  17. Interludio – Orso ciccione, cacciata dal paradiso e “B”! | ilperdilibri ha detto:

    [...] qui  e qui [...]

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